Omaggio a Carl H.Delacato
Scriveva Delacato nel lontano 1959 (quando ancora la psicologia evoluzionista non era stata neppure ipotizzata):
“L’organizzazione neurologica é quella condizione fisiologicamente ottimale che esiste unicamente, e nella sua espressione più completa, nell’uomo ed é il risultato di uno sviluppo neurale ontogenetico globale e ininterrotto, che ricapitola lo sviluppo neurale filogenetico (….) Questa progressione é un continuum interdipendente; quindi se un livello superiore di sviluppo non é funzionante o é incompleto, come nel sonno o in conseguenza di un trauma, i livelli inferiori diventano operativi o dominanti: se un livello inferiore é incompleto, tutti i livelli successivamente più alti sono menomati, sia rispetto alla loro localizzazione nel sistema nervoso centrale,sia in relazione alla cronologia del loro sviluppo.(…) Attraverso la filogenesi l’uomo ha sviluppato tale corteccia. e tuttavia conserva strutture neurologiche e funzioni nei livelli inferiori che erano stati necessari durante l’evoluzione (….) Qualche ricercatore pensa che la supremazia dell’uomo non sia il risultato di acquisizione di cellule all’interno della corteccia cerebrale, ma invece il risultato della specializzazionefunzionale che questi ha raggiunto nell’uso della corteccia cerebrale stessa.”.
Ecco perché per capire “anche la tourette” bisogna indagare su come traumi, infezioni o errori di postura, possano aver influito in qualità di interferenze sulla capacità del sistema nervoso di autoorganizzarsi tra i primi giorni di vita e l’età compresa tra 7/9 anni.
Lo studio del sistema nervoso e della sua organizzazione é diventato solo oggi la frontiera delle ricerche delle neuroscienze, ed é il campo nel quale molte pratiche di tipo correttivo e neuro-educativo, possono essere messe a punto per cercare di intervenire, di recuperare o almeno di compensare i maggiori danni che derivano da una cattiva o anomala organizzazionedelle aree specializzate.
Non solo comportamenti sottocorticali possono essere compresi ed affrontati (come ad esempio le reazioni eccessive agli stimoli sensoriali, o le risposte ticcose motorie), ma anche comportamenti più evoluti come le ossessioni primarie (di malattie e morte, ad esempio) come il bisogno di controllo, o come il bisogno eccessivo di primeggiare, di contrastare il genitore o il “capo”, di competere per la femmina o il maschio e di essere aggressivi nella vita.
Diceva la Montessori: “non ha senso cercare risposte filosofiche quando i comportamenti possono essere spiegati ad un livello inferiore di sviluppo”. Lo diceva anche Skinner. Poi ci sono le sovrastrutture culturali con le quali l’essere umano é riuscito a coprire (meravigliosamente) queste spinte più arcaiche, sovrastrutture che sono il sale della vita.
Delacato ci ha lasciati dopo una vita di incomprensioni da parte dei suoi coetanei, la sua opera comincia ad essere compresa solo ora e noi siamo orgogliosi di averlo tra i nostri massimi riferimenti.
Gianfranco Morciano
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