Poesie

SCIENTIA.

Superomisticamente solo.

Ti guardo e scopro che sono materia muta.

Pare, cochero!

Ho creduto che nel mio ventre crescesse la Scienza

e che un giorno sarei stato più grande

della vita stessa.

E invece ho delle mani minuscole.

La mia firma sarà un blocco di pietra lavorata.

La verità è che la Verità mi sfugge,

ogni volta che tento di misurarla.

La Verità galleggia attorno a me

come gli spettri che popolano

questa mia casa e io cieco sciocco bianco occidentale

tento di afferrarla fiducioso nella Positiva

liberazione.

iPANIC

Dalla gomma di questi auricolari chiari

sgorga quel sottofondo lacustre,

che affoga lo sguardo di sonno,

accende il cuore di ansia

negli autobus che incubano corpi,

o nei crepuscoli delle anime sole.

Le pulsazioni assordano le cose,

il cemento cessa di essere

soltanto cemento

e si trasforma

in questo popolo pieno di popolo.

Chiuso in metropolitana.

Allora all’ascolto.

La danza dei copertoni sui binari del tram

o le maree di freni e marce,

ascolto le voci interrotte

i discorsi calanti di doppler

e il neon che frigge

su due seni intermittenti e molli,

sorretti dalle coppe di Atlante.

Libero

mi accorgo di non essermi perso

dentro acciaio e lamiere.

UMMAGUMMA

Scivoli

tra pascoli

Corri

lungo sentieri impervi

che sbuffano

ossigeno

e umido sudore

Il cuore pompa

ma quell’ultima cellula

muore

vinci la fatica

e il panico

del senso della fuga

Fuggire

in una singola

strettoia

dello sguardo-freccia

fino alla cima,

alla svolta;

dove si aprono radure

immense,

e le pecore parlano

della tua paura.

Volti l’angolo,

e ti schianti contro la più vasta

desolazione;

nelle radici di quegli occhi

– i tuoi occhi.

Sede legale non operativa:
Via del Lazzaretto 22,
61121 Pesaro (PU)


Informazioni riguardanti l'associazione:
resp.soci@sindromeditourette.it

@ Copyright 2018 – SindromediTourette.it
Tutti i diritti sono riservati.

Privacy Policy
Cookie Policy